La musicassetta non è il supporto dell’attuale generazione digitale, probabilmente loro neanche la ricordano che sia esistita, ma tra i “ragazzi” nati negli anni 60 e negli anni 70, gli analogici insomma, questo oggetto curioso (oggi …) e relativamente piccolo ha rivestito un’importanza quasi quotidiana.

La condivisione musicale aveva nell’audiocassetta uno strumento eccezionale di diffusione, un oggetto da manipolare e consumare con l’ascolto, un contenitore di musica, che quando era “fai da te” diventava gesto forte di amicizia e di amore…

Come supporto tradizionale, però la musicassetta non ha avuto bisogno di molto tempo per essere accantonata a favore dei supporti ottici quali cd e dvd; è chiara la lunga lista di “contro” rispetto ai dischi di policarbonato, ma il suo uso è rimasto semplicemente indimenticabile, ancora oggi imparagonabile ai supporti moderni, sopratutto per il profondo valore sociale.

Il suo involucro di plastica ricreava, grazie anche alla presenza del cartoncino interno e degli stickers, quel kit essenziale per la personalizzazione, che ha scatenato la creatività di chissà quante persone nel mondo; quante cassette audio vergini, dopo essere state registrate, sono state graficamente rese speciali… magari per una persona particolare, magari per un amico appassionato, magari semplicemente per creare qualcosa di bello e unico… Qualcuno comprava il 33 giri e qualcun altro l’audiocassetta per “duplicare” … si faceva così… era la musica prima dei computers, era questa una forma illegale (generalmente accettata) ma molto intima di condividere.

Probabilmente la musicassetta come supporto originale tra i veri cultori di musica (che preferivano di gran lunga il vinile) non ha trovato mai un grande feeling, ma come strumento di lavoro e di diffusione, come soluzione indispensabile per l’ascolto della musica che piace in movimento, ha avuto una storia da grande protagonista.

Il walkman e il radioregistratore con le casse amplificate, da portare al mare, in montagna o in giro con gli amici, avevano imposto un modo di ascolto della musica del tutto originale; se il primo è sopravvissuto adattandosi ai nuovi formati digitali, riducendosi di dimensioni, il secondo, caratterizzato dal maniglione per il trasporto in ogni occasione, è stato relegato in soffitta. Oggi c’è il telefono e la chiavetta usb; con i sub e casse di qualsiasi dimensione ci si interfaccia grazie a collegamenti Bluetooth … basta poco …

Ma torneranno un giorno le musicassette?!

Probabilmente passerà ancora del tempo prima che si riesca a tornare a riscoprire questo supporto, e tutto il concetto che racchiude, bisognerà trovarne una praticità ed una giustificazione sociale; era uno strumento scomodo e delicato, con un’esperienza d’uso limitata … sarà arduo trovare un motivo per la sua riscoperta … Ma al di là di questa riflessione, per chi ha vissuto il periodo, come dimenticare le cassette TDK, Basf, Memorex oppure Sony?!. Le audiocassette hanno lasciato ricordi profondi e un modo di fruire i contenuti musicali che ancora oggi sono oggetto di pensieri nostalgici.

Radiohead Oknotok 2017

Bjork, Vasco Rossi, Pearl Jam e Radiohead sono esempi di artisti che hanno voluto inserire questo supporto nelle loro Deluxe Edition, più che come supporto vero e proprio, come una specie di gadget contenitore dal sapore nostalgico, un oggetto… insomma da collezionare e basta.

Super Deluxe Edition di TEN – Pearl Jam – audiocassetta Momma Son Demo

Questi tentativi di rispolverare l’audiocassetta, difficilmente andranno oltre il collezionismo e non avranno spazio come i nuovi vinili. Le tendenze audaci del marketing musicale può proporre questi oggetti per ripercorrere l’esperienza d’uso di altri tempi, ma trovare loro ancora spazio commerciale in un mondo dove si tende all’immateriale e all’affidabilità, sarà molto complicato.

Vasco Rossi, la sua discografia in audiocassette in serie limitata; è incluso un lettore di musicassette portatile dotato di una connessione USB che permette di convertire la musica delle cassette in file mp3

L’audiocassetta è sempre con noi … e sarà un qualcosa da tramandare nostalgicamente alle nuove generazioni, ormai fruitori meccanici di musica, al di là del tempo, dei contenuti e dei supporti … così difendiamo la musica come concetto universale, riconoscendo ad essa una certa fisicità (visto che questa oggi tende a smaterializzarsi nella rete) e una storia da tramandare… anche la musicassetta dei tempi andati contribuisce alla causa … nell’attesa di quella che verrà…