Si chiamano Mojoshine e si formano nel 2014 a Tagliacozzo, ridente cittadina nell’appennino abruzzese in provincia dell’Aquila; in poco tempo vengono selezionati per aprire l’esibizione degli Afterhours al Kimera Rock 2016, promettente festival rock della zona, che ha ospitato grandi nomi della scena mondiale (Darkness … L.A. Guns, Queensriche etc etc..), purtroppo non riconfermato negli anni successivi.
Nel loro esordio “La Colpa non è tua”, i Mojoshine si presentano come un collettivo che ama fare rock and roll e sa interpretare l’attitudine artistica del genere: il loro è un disco caldo, pieno di idee, inquieto, libero e narrante.
“La colpa non è tua” ti prende per la sua imprevedibilità, si legge, si immagina, e nell’attesa che si schiuda come un fiore, si ascolta e riascolta.
Le voci sono tre, quella principale di Patrizio De Luca, anche chitarrista, Maria Loreta Forgione e Tomas Di Rocco che aggiunge ai suoni presenti, oltre la voce, un’armonica che impreziosisce e dà un ulteriore tocco di originalità ai brani; Mattia Sabatini alla batteria, Amleto Matteucci al basso e Danilo Tiburzi e Pierpaolo Battista alle chitarre completano la band.
La filosofia del gruppo è chiara, una piena condivisione di idee, “Tra commistioni fumanti e porte lasciate socchiuse ma aperte, abbiamo abbandonato ogni nostra zavorra alla mercé del processo espressivo”, e poi spunti e quant’altro che portano alla creazione di un lavoro originale che esprime uno stile, un’idea, un percorso preciso.
Questi sono i Mojoshine, la capacità di trasportare l’ascoltatore tra stili ed epoche rock, essere attuali, ma anche pescare dietro nel tempo, perché le loro canzoni, hanno l’attitudine a schizzare impazzite. E’ un alternative rock libero di esprimersi, senz’altro un crossover tra stili, tutti suonati prima di tutto con enorme passione, ma anche con grande grinta e tecnica.
Introduce il lavoro la breve e nervosa “Torcia” che poi lascia spazio ad “Alfredo” che presenta il palcoscenico sonoro dei Mojoshine, serrata e imprevedibile con la voce di Patrizio De Luca che sprigiona tutta la sua passionalità per sorreggere l’energia creata dalle chitarre e dalla ritmica.
“Gelsi” si circonda di un’atmosfera quasi sognante dove Maria Loreta e l’armonica di Tomas duettano: un brano che nella parte conclusiva ricorda suoni di altri tempi.
Una chitarra effettata introduce Omega, torna Patrizio alla voce principale, le chitarre disegnano melodie in continua evoluzione: è sicuramente un brano che per la sua struttura mette in evidenza l’originale processo creativo ed espressivo della band. La successiva e lunga “Pillow” è l’unica composizione in inglese presente nel lavoro, ed è molto più “addomesticata” rispetto agli altri brani dell’album, che scorrono furiosi e liberi, ma altrettanto valida. Ottima “Tutto Male” dove le voci di Patrizio e Maria Loreta si confrontano in un brano sofferto che cresce secondo dopo secondo. Dopo una martellante e chitarristicamente pulsante “Soleil”, i Mojoshine si scatenano in una bellissima e quasi ironica “In Fondo al viale” e nella quasi funk “Un giorno di ordinaria depurazione”, pezzi consoni ai loro intenti artistici, dove è messo in campo gran parte del background musicale sul quale lavora e sperimenta la band. Il viaggio sonoro dei Mojoshine si conclude con “Notte Infetta” dai ritmi quasi punk rock, altro pezzo tirato e ottimamente interpretato da tutta la band.
Questo primo lavoro dei Mojoshine non passa inosservato, c’è appunto un palcoscenico immaginario dove i nostri improvvisano con disinvoltura e creano forme nuove sulle quali lavorare in piena libertà. La poetica dei testi è libera, il canto e la melodia altrettanto, non ci sono catene, ma c’è intesa e capacità di dare nuova forma a musica e parole. E’ una scelta coraggiosa, che potrebbe essere non percepita totalmente da chi ascolta non attentamente. Il disco è di quelli che si consumano, invogliando ad ulteriori ascolti; si assimila senza rischio di passiva assuefazione.
I Mojoshine giocano con disinvoltura con il loro background musicale… e si divertono… e questo primo lavoro li ha sicuramente premiati… andiamo avanti!
ANNO DI NASCITA: 2014
LOCALITA’: TAGLIACOZZO(ITA)
MEMBRI BAND:
- Patrizio De Luca – voce, chitarra
- Maria Loreta Forgione – voce
- Tomas Di Rocco – voce, armonica
- Danilo Tiburzi – chitarra
- Pierpaolo Battista – chitarra
- Amleto Matteucci – basso
- Mattia Sabatini – batteria
- 90%
- Torcia (Sotto Sopra) – 1:40
- Alfredo– 4:07
- Gelsi – 3:01
- Omega – 3:30
- Pillow- 5:05
- Tutto Male – 3:23
- Soleil – 3:49
- In Fondo al Viale c’è Una Palazzina in mattoni bianchi, scala J – 4:00
- Un giorno di ordinaria depurazione – 3:57
- Notte Infetta – 2:44