L’underground italiano pullula di band che sono capaci di proiettare i propri istinti sonori oltre quel classico atteggiamento che spesso il rock porta ad assumere come stile unico di espressione. Ma forse il bello di questo genere musicale è che le possibilità espressive sono infinite, sebbene oggi sia difficile trovare una direzione libera, indipendente, originale ma soprattutto visibile nello scenario musicale…
… ma perché non provarci!?
Ci provano i siciliani Renoir che ad inizio giugno hanno pubblicato il loro primo lavoro “Stato d’Animo”, un EP di cinque pezzi, pubblicato per la Lost Generation Records.
Sono un trio i Renoir, alla voce e al basso c’è Salvatore “Sidney” Alfieri, alla chitarra Tomas Giralt e alla batteria Giuseppe Arrabito, fanno musica che ricorda il crossover degli anni novanta, tra hardcore e post punk: vengono in mente a tratti i Fugazi e i suoni della scena post-hardcore statunitense, ma visto il loro canto in italiano, si sentono forti i suoni cari ai Marlene Kuntz, soprattutto quelli del primo periodo.
Salvo Alfieri, già fondatore degli Overcoma, ha deciso di dare anima musicale, chiamando a raccolta “gli amici di una vita”, ad alcune sue composizioni; lo stesso è infatti autore/scrittore: sua una raccolta di poesie “Il bacio di venere”, edita dalla veronese Aletheia editore.
Nasce così il progetto Renoir, una sfida al rock attuale con un’impostazione espressiva importante, miscelando la passione artistica dello scrittore ragusano con quella musicale, dando vita ad un prodotto, cantato in italiano che porta alla mente un sound che in Italia hanno saputo realizzare in pochi…. penso ai Massimo Volume.
Non è facile accostare due realtà parallele e dare loro il giusto equilibrio, ma poesia e musica possono convivere, anzi spesso sono destinate a fondersi, il nostro Alfieri riesce a tenere per mano i due aspetti, interpretando le proprie emozioni con molta energia ed altrettanto pathos, anche grazie all’aiuto degli amici Giralt e Arrabito.
Si parte con “Incubo” che apre il disco con un atteggiamento aggressivo, una voce nervosa e un ritmo che cambia in continuazione, si legge con sofferenza il dolore di un distacco, che sembra impossibile da accettare.
“Lieve” si presenta malinconica, con un parlato di Alfieri che trasmette sensazioni e timori, poi la tensione accumulata si libera, urlando al mondo il disagio interiore: “fa buio presto nel mio cuore”.
“Macerie e Resti” fa il verso ai primi Marlene Kuntz, anche se più minimali negli arrangiamenti, l’inquietudine del brano è scandito da un andamento irregolare con delle puntuali accelerazioni chitarristiche che rendono il tutto, intenso e cattivo, soprattutto nel finale.
“Sangue Infetto” riporta i tre su binari meno complicati e più convenzionali anche dal punto di vista della struttura della canzone; si respira, un brano interlocutorio nella logica del lavoro ma non banale. I ritmi sono sempre elevati, la chitarra e il basso si incastrano a dovere sui passaggi dominati da una cadenza sonora quasi addomesticata e addestrata a segnare i passaggi del cantato.
“Vetro” probabilmente è l’antologia artistica di questo lavoro, il più lungo dei brani chiude il viaggio intimo di Stato d’Animo, con un’interpretazione attenta e viscerale, che probabilmente può essere adottata come vero punto di riferimento dello stile ancora in “fase di evoluzione”, ma comunque già ben ricercato dei Renoir.
Hanno le idee chiare questi ragazzi ragusani, hanno esordito con un buon lavoro; uno stile difficile ma percorribile: il messaggio è profondo e poetico, sofferto e sentito. Proseguendo per questa strada hanno larghi margini di miglioramento, gli ingredienti ci sono, le idee giuste anche, il progetto è ancora molto giovane, in alcuni passaggi è acerbo (il canto è da liberare con più sicurezza, ma qui non ci sono le solite rime…), ma necessario per proseguire in questa esperienza verso la maturità artistica. I tre dei Renoir, che hanno comunque già una certa esperienza alle spalle, potranno sicuramente trovare la conferma delle loro intenzioni. Qui non c’è solo voglia di fare musica, ma voglia di comunicare con grande intensità oltre le note, anche con le parole: è un buon atteggiamento artistico ed i Renoir potrebbero essere in futuro un buon riferimento musicale….

ANNO DI NASCITA: 2019
LOCALITA’: RAGUSA(ITA)

MEMBRI ATTUALI BAND:

  1. Salvo “Sidney” Altieri – voce, basso e testi
  2. Tomas Giralt – chitarre
  3. Giuseppe Arrabito – batteria

  • 90% 90%
  1. Incubo – 2:50
  2. Lieve– 4:39
  3. Macerie e Resti – 3:47
  4. Sangue Infetto – 3:11
  5. Vetro – 5:04